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La Tempesta del “Grande Ripulimento” delle Operazioni di Arbitraggio in Yen sta per Finire?

La Tempesta del “Grande Ripulimento” delle Operazioni di Arbitraggio in Yen sta per Finire?

La recente instabilità dei mercati azionari e delle valute, con un forte ribasso dei titoli giapponesi e un turbolento movimento delle operazioni di arbitraggio in yen, ha sollevato interrogativi sulla conclusione del "grande ripulimento" di tali operazioni. Questo articolo esplorerà le ultime notizie e le valutazioni di esperti per comprendere se la tempesta sta per calmarsi.

Il Contesto del “Grande Ripulimento”

Oggi, all'inizio della giornata di trading, i titoli giapponesi hanno subito un calo di oltre il 2%, riaccendendo il dibattito su se il “grande ripulimento” delle operazioni di arbitraggio in yen sia giunto al termine. Tuttavia, al momento dell'ultimo aggiornamento, il mercato azionario giapponese ha invertito la tendenza e ha mostrato un segno positivo.

L'Analisi di Morgan Stanley

Una notizia interessante proviene da Morgan Stanley, che nel suo ultimo rapporto ha modificato la sua posizione, dichiarando che il 75% delle operazioni di arbitraggio è stato chiuso. I strategist Antonin Delair, Meera Chandan e Kunj Padh hanno scritto nel loro rapporto per i clienti che, dal mese di maggio, il paniere di valute G10, i mercati emergenti e il paniere globale di carry trade hanno visto un calo continuo, circa del 10%, annullando i ritorni positivi dell'anno e riducendo drasticamente i rendimenti dal 2022.

Questi analisti hanno osservato che la parte a pronti del paniere globale di carry trade indica che il 75% delle operazioni di arbitraggio è stato chiuso, sebbene tale indicatore non sia completamente affidabile.

Hanno aggiunto che, sebbene ad agosto ci siano meno riunioni di politica monetaria delle banche centrali globali, che potrebbero favorire una rivalutazione delle operazioni di carry trade, il contesto politico degli Stati Uniti e le prospettive di calo dei rendimenti dei titoli di stato statunitensi rendono la strategia poco attraente a lungo termine.

Differenze di Opinione tra le Banche d'Investimento

Le opinioni sui progressi del ripulimento delle operazioni di arbitraggio in yen sono variegate. Ad esempio, Goldman Sachs ha una visione più ottimistica rispetto a Morgan Stanley. Anton Tran di Goldman Sachs ha dichiarato in un rapporto che la pressione per chiudere le posizioni ribassiste sullo yen è praticamente finita, suggerendo che il “dolore” delle operazioni di arbitraggio sta per concludersi.

La disputa su quanto sia grande e quanto sia stato completato il ripulimento delle operazioni di arbitraggio è complicata dalla difficoltà di quantificare l'entità di tali operazioni. Il trading di arbitraggio implica prendere in prestito valuta a basso tasso di interesse, come lo yen, e investirla in asset o valute a tasso più alto, come quello degli Stati Uniti o del Messico. Negli ultimi anni, con il tasso di interesse estremamente basso in Giappone, lo yen è diventato una delle valute più popolari per queste operazioni.

Difficoltà nella Stima del Volume delle Operazioni di Arbitraggio

Il volume esatto delle operazioni di arbitraggio è difficile da stimare, poiché i mercati valutari non sono tracciabili come i mercati azionari. Questi scambi sono effettuati da una vasta gamma di partecipanti, dai fondi speculativi e dalle family office alle imprese giapponesi, rendendo difficile una misurazione precisa.

Tuttavia, esistono metodi per valutare l'intensità di queste operazioni. Un approccio è l'analisi delle posizioni contrattuali tracciate dalla Commissione per il Commercio dei Futures sulle Merci (CFTC). I dati della CFTC mostrano che, all'inizio di luglio, i fondi speculativi e altri investitori avevano una posizione netta di oltre 180.000 contratti scommettendo contro lo yen, per un valore superiore ai 14 miliardi di dollari. La settimana scorsa, queste posizioni erano scese a circa 6 miliardi di dollari.

Le Proiezioni sul Volume delle Operazioni

Secondo Chris Turner di ING, i dati della CFTC rappresentano solo una parte del fenomeno, poiché anche banche, società di gestione patrimoniale e altre istituzioni hanno preso in prestito yen, inclusi i governi giapponesi. I numeri reali potrebbero essere significativamente più alti. La Banca dei Regolamenti Internazionali (BIS) ha riportato che, fino a marzo, le banche giapponesi avevano prestato circa 1 trilione di dollari in yen a prestatari esteri, un aumento del 21% rispetto al 2021.

Per quanto riguarda gli investitori giapponesi, il valore netto degli investimenti internazionali ha raggiunto i 487 trilioni di yen – circa 3,4 trilioni di dollari – alla fine del primo trimestre, con un incremento del 17% rispetto a tre anni fa. Tuttavia, la maggior parte di questo importo deriva dalle riserve valutarie e non dalle operazioni di arbitraggio tradizionali.

Alcune stime indicano che il volume delle operazioni di arbitraggio in yen potrebbe arrivare fino a 20 trilioni di dollari, ma questo numero tende a essere esagerato, poiché rappresenta il totale del bilancio del governo giapponese, che è circa il 500% del PIL.

James Malcolm di UBS ha stimato che il volume delle operazioni di arbitraggio in yen stabilito dal 2011 è di circa 500 miliardi di dollari, con circa la metà di questo volume accumulatosi negli ultimi due o tre anni. Malcolm ritiene che negli ultimi settimane siano state chiuse circa 200 miliardi di dollari di posizioni, pari a circa il 75% del volume che si prevede sarà chiuso.

Conclusione

Nonostante le oscillazioni nei mercati e la continua volatilità, i segnali iniziali indicano che il primo impatto del “grande ripulimento” delle operazioni di arbitraggio in yen potrebbe aver raggiunto una fase di calma. La Banca del Giappone ha recentemente dichiarato che non aumenterà i tassi in modo avventato in caso di instabilità di mercato, suggerendo che la tempesta potrebbe essere in fase di attenuazione. Anche se alcune operazioni di chiusura potrebbero non essere ancora completate, è probabile che si svolgeranno in maniera meno drammatica.

Nonostante il calo complessivo degli indici azionari statunitensi, l’associazione con il tasso di cambio dello yen sembra essere diminuita. Alcuni analisti, come il sito di notizie finanziarie Zerohedge, osservano che vi è una crescente disconnessione tra l'andamento dei mercati azionari e il tasso di cambio dello yen, suggerendo che l’impatto del ripulimento delle operazioni di arbitraggio potrebbe essere in diminuzione.