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💾"Rivoluzione dei Semiconduttori: L'ESIA Chiede una Nuova Legge sui Chip per Potenziare l'Industria Europea"

💾"Rivoluzione dei Semiconduttori: L'ESIA Chiede una Nuova Legge sui Chip per Potenziare l'Industria Europea"

Giorno: 03 settembre 2024 | Ora: 03:53

Chiamata all'Azione per una Nuova Legge sui Chip in Europa

Il lunedì scorso, l'Associazione Europea dell'Industria dei Semiconduttori (ESIA) ha pubblicato una dichiarazione in cui sollecita la nuova leadership dell'Unione Europea a velocizzare l'implementazione della "Chip Act 2.0" e a concentrarsi su politiche di sostegno basate su incentivi e collaborazione, piuttosto che su restrizioni e misure protezionistiche.

Contesto della Richiesta

Questo appello arriva in seguito all'introduzione, nel mese di aprile 2023, della prima legge sui chip da parte dell'Unione Europea, che prevedeva un investimento di 43 miliardi di euro per aumentare la quota di mercato globale dell'industria dei semiconduttori in Europa al 20% entro il 2030. Tra i risultati significativi di questa legge, l'UE ha approvato sussidi per il progetto da miliardi di euro della TSMC in Germania e per il piano di Intel di costruire un impianto da 30 miliardi di euro nel paese.

Tuttavia, sebbene la TSMC abbia avviato i lavori sul suo impianto, Intel sta affrontando gravi difficoltà commerciali, suscitando preoccupazioni sul futuro del suo progetto europeo.

Obiettivi e Critiche alla Legge Precedente

Secondo un rapporto recente del think tank tedesco Interface, l'obiettivo dell'UE per il 2030 nel settore dei semiconduttori è ormai "non più raggiungibile". Nonostante ciò, il rapporto riconosce che la politica ha dimostrato un'attenzione significativa da parte dell'Unione Europea verso il settore, anche se alcuni dei progetti annunciati potrebbero non realizzarsi mai.

Proposte per la Chip Act 2.0

Nel documento di politica rilasciato lunedì, l'ESIA ha esortato l'Unione Europea a porre "la competitività industriale" al primo posto, accelerando la distribuzione dei fondi e istituendo un "inviato speciale per i chip" per uniformare le politiche del settore. Inoltre, l'associazione ha richiesto che l'industria partecipi attivamente al lavoro del Comitato Europeo dei Semiconduttori.

In particolare, l'associazione ha dedicato una pagina intera alla richiesta di una politica commerciale "aperta" per il settore dei semiconduttori, enfatizzando la necessità di una grande apertura nella catena di approvvigionamento, data la natura globale dell'industria. I produttori di chip europei hanno sottolineato che un modello commerciale efficace richiederebbe la vendita di 500 milioni di componenti di alta qualità, un volume che non può essere soddisfatto solo dal mercato europeo.

Necessità di un Approccio Proattivo

Pur riconoscendo la necessità di proteggere gli asset chiave, l'ESIA ha affermato che è essenziale adottare un approccio più proattivo nella protezione della sicurezza economica, basato su supporto e incentivi anziché su misure restrittive e protezionistiche. Inoltre, l'associazione ha proposto di istituzionalizzare la partecipazione dell'industria nella discussione sulle restrizioni all'esportazione, suggerendo la creazione di un'agenzia ufficiale per coordinare tali misure.

Impatto delle Politiche Attuali e Futuri Sviluppi

Le richieste dell'ESIA riflettono le realtà già visibili nel settore, come le restrizioni all'esportazione imposte dall'Europa, che sono spesso influenzate dalle pressioni del governo statunitense. Il Primo Ministro olandese, Mark Rutte, ha recentemente affermato che prima di prendere ulteriori decisioni su un inasprimento delle politiche di esportazione, il governo olandese considererà gli interessi economici di ASML, un attore cruciale per l'innovazione nel paese.

In aggiunta, il documento richiede che l'Unione Europea eviti di limitare l'accesso dell'industria a determinati materiali chimici speciali e rafforzi la formazione di personale altamente qualificato nel settore.