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"Ripple Sfida la SEC: Il Mito delle 'Crypto Asset Securities'"

"Ripple Sfida la SEC: Il Mito delle 'Crypto Asset Securities'"

Giorno: 03 settembre 2024 | Ora: 05:31

Ripple Contesta il Concetto di "Crypto Asset Security"

Il chief legal officer di Ripple Labs, Stuart Alderoty, ha criticato l'uso ripetuto da parte della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti del termine "crypto asset security", definendolo un concetto "fabbricato" e privo di fondamento legale.

La Critica alla SEC

Nell'ultima comunicazione del 30 agosto, la SEC ha avvertito che potrebbe contestare qualsiasi piano della defunta borsa di criptovalute FTX di utilizzare stablecoin per rimborsare i creditori, notando che il suo portafoglio contiene "crypto asset securities". Alderoty ha affermato che la SEC sta cercando di “ingannare i giudici” utilizzando un termine senza supporto legale. "Il termine 'crypto asset security' non si trova in alcun statuto—è un termine fabbricato senza alcuna base legale," ha scritto in un post su X il 2 settembre.

Il Giudizio del Tribunale Federale

In un aggiornamento di agosto relativo alla battaglia legale della SEC con la borsa di criptovalute Kraken, il Tribunale Federale per il Distretto Settentrionale della California ha anche sollevato dubbi sul termine, affermando che il concetto di "crypto asset security" è "poco chiaro nel migliore dei casi e confuso nel peggiore".

Il Caso di OpenSea e il Ritorno al Passato

Il 29 agosto, Alderoty ha anche criticato il Wells notice della SEC destinato al marketplace NFT OpenSea, che sostiene che i token venduti sulla piattaforma potrebbero essere titoli non registrati. Alderoty ha fatto notare che l'agenzia aveva già emesso una decisione simile oltre 40 anni fa, quando stabilì che una galleria d'arte non doveva registrarsi con la SEC, anche se i compratori avevano motivi di investimento nell'acquisto di opere d'arte.

La Decisione della SEC del 1976

In una lettera condivisa da Alderoty, una galleria, l'Art Appraisers of America, aveva chiesto chiarimenti su se la vendita di litografie e disegni potesse violare le leggi contro la vendita di titoli non registrati. La galleria era preoccupata perché i collezionisti potrebbero acquistarli come investimenti e, in teoria, rivenderli dopo che il loro valore fosse aumentato. La SEC decise di non procedere con azioni di enforcement in questo caso.

Possibili Cambiamenti di Giudizio

Alderoty ha sottolineato che "nel 1976, la SEC stabilì che le gallerie d'arte, anche quando promuovevano e vendevano a compratori con motivi di investimento, non dovevano registrarsi". Tuttavia, la lettera notava che la decisione poteva cambiare se la galleria avesse fatto dichiarazioni false sulla vendita d'arte, o se la SEC avesse trovato "fatti o condizioni diversi", potendo richiedere una "conclusione diversa".

La decisione non rappresentava una "conclusione legale sulla questione presentata", ma solo una ruling specifica in quella situazione.