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💾"Politiche Monetarie della Fed: Tra Incertezze e Strategia Graduale"

💾"Politiche Monetarie della Fed: Tra Incertezze e Strategia Graduale"

Giorno: 12 ottobre 2024 | Ora : 05:26

Il Futuro delle Politiche Monetarie della Fed: Analisi del CPI e delle Dichiarazioni dei Funzionari

In un contesto di maggiore incertezza sul futuro delle politiche monetarie della Federal Reserve, le recenti dichiarazioni dei suoi funzionari diventano cruciali per le aspettative del mercato riguardo ai possibili tagli dei tassi d'interesse. Questo articolo esplorerà le recenti dinamiche del CPI e le posizioni espresse dai diversi esponenti della Fed.

Un Dato CPI che Sconvolge il Mercato

Lo scorso mese, la Federal Reserve ha effettuato il suo primo taglio dei tassi in quattro anni, riducendoli drasticamente di 50 punti base. Questa mossa è stata motivata da segnali di debolezza nel mercato del lavoro statunitense e da un'inflazione che si sta avvicinando all'obiettivo del 2% fissato dalla Fed. Tuttavia, la strada verso una diminuzione dell'inflazione negli Stati Uniti non è stata priva di ostacoli. Questo mercoledì, il presidente della Fed di Dallas, Lorie Logan, ha avvertito che l'inflazione americana presenta ancora rischi al rialzo.

Le preoccupazioni di Logan sono state confermate da un dato pubblicato giovedì: l'inflazione di base, che esclude i costi di cibo ed energia, è aumentata dello 0,3% per il secondo mese consecutivo, interrompendo una tendenza al ribasso. Questo risultato ha scombussolato le aspettative del mercato riguardo a ulteriori tagli dei tassi da parte della Fed nel corso dell'anno.

Le Dichiarazioni dei Funzionari della Fed

Nonostante i dati sull'inflazione, diversi funzionari della Fed, tra cui il presidente della Fed di New York, John Williams, hanno minimizzato le preoccupazioni legate al CPI e hanno suggerito di continuare con i tagli. Tuttavia, il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, ha espresso un'opinione diversa, affermando che, alla luce dei dati recenti, potrebbe essere opportuno considerare una pausa nei tagli durante le due riunioni rimanenti dell'anno. Ha dichiarato: “I dati recenti e disomogenei suggeriscono che forse dovremmo sospendere i tagli a novembre. Sono completamente aperto a questa possibilità.”

Questa affermazione ha spinto il mercato a rivedere le sue previsioni, aumentando la probabilità di un non-taglio a novembre a circa il 25%, complicando ulteriormente le prospettive di riduzione dei tassi da parte della Fed.

Il Sostegno per un Approccio Graduale

Tornando a Lorie Logan, è importante sottolineare che mercoledì ha già manifestato la sua preferenza per un approccio “graduale” ai tagli dei tassi. Dopo la pubblicazione dei dati sull'inflazione, ha ribadito la sua posizione, affermando che, nonostante l'economia americana sembri “forte e stabile”, ci sono “significativi” rischi futuri. Ha dichiarato: “È fondamentale guardare al futuro in modo molto graduale mentre affrontiamo i rischi che ci troviamo davanti.”

In generale, la posizione di Logan rispecchia una visione più equilibrata, sostenendo i tagli, ma senza fretta. Considerando anche l'aumento delle richieste di disoccupazione e le dichiarazioni ottimistiche di altri funzionari della Fed, le aspettative di un non-taglio nel prossimo futuro sono diminuite notevolmente. Secondo gli strumenti di monitoraggio della Fed della CME, attualmente la probabilità di un non-taglio a novembre è scesa al 10,5%, mentre quella di un taglio di 25 punti base è salita all'89,5%.

In conclusione, la situazione attuale richiede un'attenta analisi delle dichiarazioni dei funzionari della Fed e dei dati economici per prevedere l'andamento delle politiche monetarie negli Stati Uniti.