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💾**La Federal Reserve e il Dato Occupazionale: Un Dilemma tra Allentamento e Inflazione**

💾**La Federal Reserve e il Dato Occupazionale: Un Dilemma tra Allentamento e Inflazione**

Giorno: 08 ottobre 2024 | Ora: 05:55

La Politica Monetaria della Federal Reserve: Riflessioni Dopo il Dato Occupazionale

Il mese scorso, la Federal Reserve ha avviato un ciclo di allentamento della politica monetaria con un abbassamento dei tassi di interesse di 50 punti base, suscitando entusiasmo tra gli investitori e una reazione positiva a Wall Street, dove i mercati hanno raggiunto nuovi massimi storici. Tuttavia, l'eccezionale rapporto sull'occupazione pubblicato la scorsa settimana ha fatto sorgere dei ripensamenti.

Rivisitazione delle Aspettative della Fed

Analisti di Bank of America e JPMorgan hanno già abbassato le loro aspettative per la riunione di politica monetaria di novembre, non prevedendo più un ulteriore taglio dei tassi di 50 punti base. È interessante notare che JPMorgan è stata una delle poche banche a prevedere correttamente il taglio dei tassi dello scorso mese.

Dati Occupazionali Inaspettati

Il rapporto pubblicato la scorsa settimana ha mostrato che a settembre gli occupati nel settore non agricolo sono aumentati di 254.000 unità, il maggior incremento in sei mesi e ben al di sopra delle aspettative di mercato di 140.000. Inoltre, i dati di luglio sono stati rivisti da 89.000 a 144.000 e quelli di agosto da 142.000 a 159.000. Sorprendentemente, il tasso di disoccupazione è sceso dallo 4,2% al 4,1%.

Preoccupazioni a Wall Street

Di fronte a questi dati, i leader di Wall Street hanno espresso preoccupazioni, avvertendo che la situazione attuale richiede una maggiore cautela da parte della banca centrale. Ulteriori politiche di allentamento potrebbero riattivare un'economia già forte, potenzialmente portando a un aumento dell'inflazione.

Opinioni Contrapposte

Ed Yardeni, presidente di Yardeni Research, ha dichiarato che il taglio di 50 punti base era superfluo e ha suggerito che alcuni funzionari della Fed potrebbero già rimanere delusi dalla decisione. Ian Lyngen, responsabile della strategia sui tassi di interesse di BMO Capital Markets, pur prevedendo un possibile taglio di 25 punti base il mese prossimo, ha avvertito che un rapporto occupazionale e dati sull'inflazione troppo forti potrebbero indurre la Fed a posticipare ulteriori allentamenti.

Lezioni dal Mercato dei Titoli

Lawrence Lindsey, ex membro della Fed, ha sottolineato che i decisori devono considerare l'impennata del rendimento dei titoli di stato a 10 anni dopo il taglio dei tassi, suggerendo che ciò potrebbe indicare un errore nella loro strategia. Lindsey ha avvertito che un ulteriore abbassamento dei tassi potrebbe confermare le aspettative legate a un'inflazione persistente.

La Visione degli Economisti

Mohamed El-Erian, economista di spicco di Allianz, ha affermato che “l'inflazione non è scomparsa” e che la Fed deve rimanere vigile riguardo alla stabilità dei prezzi e al mercato del lavoro, piuttosto che concentrarsi esclusivamente sul sostegno all'occupazione. Anche Larry Summers, ex segretario al Tesoro, ha espresso preoccupazioni riguardo ai salari nominali in crescita, ritenendo che un ulteriore abbassamento dei tassi debba essere considerato con cautela.

Prospettive Future

Infine, Torsten Slok, capo economista di Apollo Global Management, ha sostenuto che i tassi di interesse rimarranno elevati per un periodo prolungato. Nella sua relazione, ha affermato che la Fed non ha bisogno di ulteriori tagli, citando la solidità dell'economia, i tassi d'interesse precedentemente bloccati e gli investimenti aziendali legati all'intelligenza artificiale.

In conclusione, il contesto attuale richiede una riflessione approfondita da parte della Federal Reserve mentre si prepara per le prossime decisioni di politica monetaria, tenendo conto dell'andamento occupazionale e delle pressioni inflazionistiche persistenti.