Giorno: 10 settembre 2024 | Ora: 03:28

Le Preoccupazioni di Jamie Dimon sulla Stagnazione Economica negli Stati Uniti

Martedì, durante un incontro a Brooklyn, il CEO di JPMorgan Chase, Jamie Dimon, ha espresso le sue preoccupazioni riguardo alla possibilità che gli Stati Uniti possano entrare in una fase di stagnazione economica, nonostante un recente miglioramento nella sua fiducia sull'inflazione. Le sue dichiarazioni arrivano in un momento in cui gli investitori stanno monitorando attentamente i segnali di rallentamento dell'economia americana.

Rischio di Recessione negli Stati Uniti

Dimon ha affermato che "il peggior scenario è la stagflazione - una recessione con inflazione in aumento". Ha sottolineato di non voler escludere completamente questa possibilità. Attualmente, gli investitori stanno notando un rallentamento nella crescita economica degli Stati Uniti, nonostante i recenti dati mostrino una diminuzione della pressione inflazionistica. Infatti, l'inflazione dei prezzi al consumo (CPI) ha registrato una continua discesa dal picco di marzo di quest'anno.

Tuttavia, i rapporti sul mercato del lavoro e sull'industria manifatturiera mostrano segnali di rallentamento, alimentando nuovamente le preoccupazioni riguardo a una possibile recessione. Negli ultimi due mesi, i dati sull'occupazione non agricola sono stati significativamente inferiori alle aspettative, con il tasso di disoccupazione che ha superato il 4%.

La Situazione dell'Inflazione negli Stati Uniti

Nonostante il CPI abbia mostrato un calo costante, Dimon rimane allarmato da fattori inflazionistici imminenti, come l'aumento del deficit fiscale e degli investimenti in infrastrutture, che potrebbero continuare a esercitare pressione sull'economia americana, già influenzata da tassi di interesse elevati. "Questi sono fattori inflazionistici che persisteranno nel breve termine e nei prossimi anni", ha affermato, aggiungendo che è prematuro affermare che la situazione sia stata superata.

Previsioni e Considerazioni Future

In precedenza, Dimon aveva già avvertito dei rischi legati al rallentamento dell'economia americana. Ad agosto, aveva stimato che le probabilità di un "atterraggio morbido" per l'economia americana fossero solo del 35-40%, suggerendo che la prospettiva più probabile fosse quella di una recessione. Con l'uscita imminente dei dati sul CPI e sul PPI, il mercato rimane in attesa di ulteriori indicazioni sullo stato dell'economia.

In conclusione, le dichiarazioni di Jamie Dimon riflettono un clima di incertezze e preoccupazioni per l'economia americana, in cui i segnali di rallentamento e le pressioni inflazionistiche continuano a creare un contesto di vigilanza tra gli investitori.