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Il Dibattito Sulla Politica Monetaria: La Fed Resiste alla Pressione per un Taglio dei Tassi

Il Dibattito Sulla Politica Monetaria: La Fed Resiste alla Pressione per un Taglio dei Tassi

Il presidente della Federal Reserve di Kansas City, Jeff Schmid, ha recentemente ribadito la sua posizione cauta riguardo ai tagli dei tassi di interesse, sottolineando che l'economia statunitense mostra ancora segni di resilienza. Schmid ha affermato che è necessario un ulteriore raffreddamento dell'inflazione prima che la Fed possa considerare una riduzione dei tassi, nonostante le preoccupazioni sollevate dai dati deboli sull'occupazione.


La Resistenza della Federal Reserve ai Tagli dei Tassi

Giovedì scorso, il presidente della Federal Reserve di Kansas City, Jeff Schmid, ha commentato i recenti dati economici degli Stati Uniti, descrivendoli come "incoraggianti". Secondo Schmid, questi dati rafforzano la convinzione che l'inflazione negli Stati Uniti stia finalmente iniziando a raffreddarsi, creando le condizioni per un eventuale taglio dei tassi da parte della Federal Reserve. Tuttavia, ha chiarito che, nonostante la debolezza inaspettata emersa nei recenti dati sull'occupazione non agricola, il mercato del lavoro statunitense rimane "relativamente sano".

Schmid ha sottolineato che è necessario vedere ulteriori prove di un calo dell'inflazione prima che la Fed possa procedere con sicurezza verso un taglio dei tassi. Questa posizione riflette un approccio più "hawkish" (rigoroso) rispetto ad altri membri della Fed, sottolineando la necessità di valutare con attenzione i dati economici prima di modificare la politica monetaria.

Un'Analisi Più Approfondita dell'Inflazione

In passato, Schmid si è distinto come uno dei membri più rigorosi della Fed, e la sua posizione attuale non fa eccezione. In un discorso preparato per l'annuale conferenza della Kansas Bankers Association, ha affermato che, considerando gli shock inflazionistici vissuti negli ultimi decenni, è prudente per la Fed cercare nelle statistiche i segnali peggiori, piuttosto che i migliori.

Ha avvertito che i prezzi negli Stati Uniti potrebbero essere soggetti a oscillazioni, il che rende necessario un "tempo più lungo" per determinare la traiettoria dell'inflazione. Tuttavia, ha anche espresso un cauto ottimismo, affermando che se l'inflazione continuerà a mantenersi bassa, si sentirà più sicuro nel dire che la Fed sarà vicina a raggiungere il suo obiettivo di stabilità dei prezzi, rendendo appropriata un'eventuale modifica della politica.

Al momento, il tasso di inflazione negli Stati Uniti è intorno al 2,9%, leggermente al di sopra dell'obiettivo della Fed del 2%. Schmid ha dichiarato che, pur essendo vicini all'obiettivo, non lo si è ancora pienamente raggiunto.

L'Economia Statunitense Mostra Segni di Forza

La scorsa settimana, durante la riunione della Fed per decidere sui tassi, è stato deciso di mantenere i tassi di interesse tra il 5,25% e il 5,50%. Tuttavia, il presidente della Fed, Jerome Powell, ha lasciato intendere che un taglio dei tassi potrebbe essere all'orizzonte a partire da settembre, dato che i rischi relativi all'inflazione e all'occupazione stanno diventando più equilibrati.

I dati pubblicati lo scorso venerdì hanno mostrato un forte rallentamento nella crescita dell'occupazione non agricola, alimentando le preoccupazioni sui mercati finanziari riguardo a un possibile rischio di recessione negli Stati Uniti, e facendo ipotizzare la necessità di un rapido taglio dei tassi da parte della Fed.

Schmid ha contestato questa visione, sottolineando che l'economia statunitense rimane resiliente e che la domanda dei consumatori è ancora forte. Anche se il mercato del lavoro ha mostrato segni di raffreddamento, Schmid ha affermato che, al di là dell'aumento del tasso di disoccupazione, il mercato del lavoro rimane "abbastanza sano".

Una Politica Monetaria Ancora Attenta ai Dati

Schmid ha ribadito che l'attuale politica della Fed non è così restrittiva come potrebbe sembrare, ma che un ulteriore calo dell'inflazione richiede un raffreddamento del mercato del lavoro. Tuttavia, ha riconosciuto che se la situazione economica dovesse peggiorare drasticamente, la politica monetaria potrebbe cambiare.

Schmid ha concluso affermando che il percorso della politica della Fed sarà determinato dai dati economici e dalla forza complessiva dell'economia. Ha inoltre sottolineato che, visti gli enormi shock subiti dall'economia statunitense nell'ultimo decennio, non vuole fissare una "traiettoria o un punto finale" specifico per i tassi di interesse, preferendo mantenere un approccio flessibile e basato sull'osservazione continua dei dati economici.