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Il crollo dei mercati globali: La Fed dovrebbe abbassare i tassi d'interesse?

Il crollo dei mercati globali: La Fed dovrebbe abbassare i tassi d'interesse?

Sommario: Il recente crollo dei mercati globali ha sollevato un dibattito sulla necessità di un intervento immediato della Federal Reserve. Con un calo significativo degli indici azionari, inclusi i titani del mercato come Apple e NVIDIA, gli analisti discutono se la situazione richieda una riduzione urgente dei tassi d'interesse da parte della Fed.


Il crollo dei mercati globali e la caduta delle azioni statunitensi

Lunedì, i mercati globali hanno subito un forte calo, soprannominato "lunedì nero". L'indice Nasdaq ha aperto con un calo impressionante del 6%, anche se successivamente la perdita si è ridotta al di sotto del 4%. Titoli importanti come Apple e NVIDIA hanno registrato perdite vicine al 10% all'apertura. Anche in Europa e in Asia si sono registrate forti perdite, con l'indice Stoxx 600 europeo in calo di oltre il 3% e il mercato giapponese che ha subito la maggiore flessione giornaliera dell'indice Nikkei dal 1987, con un calo del 12,40%.

Le recenti statistiche economiche e la reazione della Fed

La causa scatenante di questa crisi è stata la pubblicazione di dati economici statunitensi più deboli del previsto. La Fed aveva appena tenuto una riunione la settimana scorsa, decidendo di mantenere i tassi d'interesse fermi tra il 5,25% e il 5,50%. Tuttavia, dopo la pubblicazione di dati economici negativi, tra cui un aumento del tasso di disoccupazione al 4,3%, si è diffuso il timore di una recessione.

Possibili interventi della Fed: opinioni contrastanti
Il dibattito si è quindi concentrato sull'opportunità per la Fed di abbassare immediatamente i tassi d'interesse. Il professore della Wharton School, Jeremy Siegel, ha suggerito una riduzione immediata di 75 punti base, seguita da un'ulteriore riduzione nella prossima riunione di settembre. Secondo Siegel, l'inflazione è già diminuita del 90%, avvicinandosi all'obiettivo del 2% della Fed, e quindi non ha senso mantenere tassi così alti.

D'altro canto, Andrzej Szczepaniak, economista di Nomura Securities, ritiene che l'idea di una riduzione immediata dei tassi sia esagerata. Secondo lui, l'economia statunitense sta ancora crescendo vigorosamente, con il PIL del secondo trimestre che ha superato le aspettative e la spesa delle famiglie che rimane forte.

Il ruolo della speculazione e la necessità di un intervento
Altri esperti, come Marcus Ashworth, ex capo analista di mercato di Haitong Securities (Londra), sostengono che il recente crollo sia più dovuto a liquidazioni di posizioni speculative ad alto rischio, piuttosto che a problemi fondamentali dell'economia statunitense. Ashworth avverte che la Fed potrebbe riconoscere di aver mantenuto una politica monetaria restrittiva per troppo tempo, ma non dovrebbe reagire in modo eccessivo, specialmente in un anno elettorale.

Le aspettative di Wall Street


Le principali banche di Wall Street, come JPMorgan e Citigroup, prevedono ora una riduzione dei tassi di 50 punti base nelle prossime riunioni di settembre e novembre. Anche gli economisti di Goldman Sachs, pur aumentando la probabilità di una recessione nel 2024 dal 15% al 25%, sottolineano che l'economia statunitense rimane in buone condizioni generali, senza significativi squilibri finanziari.

Conclusione

L'attuale discussione sulla necessità di un intervento della Fed riflette la preoccupazione per la stabilità economica in un contesto di volatilità del mercato. Mentre alcuni chiedono un'azione immediata, altri ritengono che sia più prudente attendere ulteriori sviluppi. La prossima riunione della Fed, prevista per metà settembre, sarà cruciale per determinare la direzione della politica monetaria statunitense.