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"HBO e il mistero di Satoshi Nakamoto: le contraddizioni di 'Money Electric'"

"HBO e il mistero di Satoshi Nakamoto: le contraddizioni di 'Money Electric'"

Giorno: 09 Ottobre 2024 | Ora : 15:55

HBO’s “Money Electric” e le sue inconsistenze su Satoshi Nakamoto

Il documentario _Money Electric: The Bitcoin Mystery_, trasmesso da HBO l'8 ottobre, ha suscitato polemiche affermando di conoscere l'identità di Satoshi Nakamoto, il creatore pseudonimo di Bitcoin. La pellicola suggerisce che Peter Todd, uno sviluppatore di Bitcoin Core, sia segretamente Nakamoto. Tuttavia, analizzando i fatti, emergono rapidamente diverse contraddizioni.

Il punto centrale: "Siamo tutti Satoshi"

Una delle affermazioni principali del documentario di HBO è che Todd avrebbe utilizzato il titolo pseudonimo per dare credibilità a Bitcoin (BTC), nonostante la sua personale cronologia contraddica questa teoria. Bitcoin è stato lanciato nel 2008 mentre Todd stava studiando per una laurea in belle arti. Anche se Todd aveva un interesse per la crittografia, ha dichiarato pubblicamente di non aver iniziato a lavorare su BTC fino al 2014.

Nel documentario, Todd commenta sarcasticamente di essere Satoshi, una dichiarazione che HBO potrebbe aver interpretato troppo seriamente o utilizzato per sostenere una teoria già molto tesa e in fase di disgregazione.

Interpretazione errata del post su BitcoinTalk

Il documentario di HBO presenta come prova un post del 2010 sul forum BitcoinTalk, una delle più antiche comunità online dedicate alla discussione di BTC e argomenti legati alle criptovalute. Il regista insinua che Todd abbia accidentalmente postato dal suo account invece che da quello di Satoshi, rivelandosi quando ha concluso il pensiero di Satoshi e scomparendo insieme al creatore di BTC.

Todd ha spiegato che: “L'ultimo post di Satoshi è stato una settimana dopo che mi sono registrato su Bitcointalk, ma [...] poi sono scomparso.” Nonostante il tono implicito di Todd che indicava una coincidenza, il regista utilizza questo per suggerire una connessione più sospetta di quanto non sia in realtà.

Rifiuto delle accuse

Nel corso del documentario, Todd critica ripetutamente i cineasti per aver sensazionalizzato la storia, definendoli “abbastanza creativi” nel creare “teorie folli” che Todd considera “ridicole”. Con tono sarcastico, Todd afferma: “Certo che sono Satoshi, e sono anche Craig Wright”, chiarendo di trovare le accuse assurde. Ha anche previsto che il documentario sarebbe stato “molto divertente” per “un gruppo di Bitcoiners”.

“Sarà yet un altro esempio di giornalisti che realmente mancano il punto in un modo che è molto divertente [...] Il punto è rendere Bitcoin la valuta globale, e persone come voi, distratte da sciocchezze, possono potenzialmente fare del bene su questo.”

Errata caratterizzazione del Replace-by-Fee

Il documentario sostiene anche che l'introduzione da parte di Todd del “replace-by-fee” (RBF) nel 2014 fosse una funzione pre-pianificata legata alla visione originale di Nakamoto per Bitcoin. Tuttavia, ciò è impreciso, poiché RBF non faceva parte del design iniziale della criptovaluta. L'introduzione di RBF da parte di Todd è avvenuta anni dopo la scomparsa di Satoshi, ma il regista ha insinuato che RBF fosse legato a influenze governative dopo che John Dillion aveva offerto una ricompensa di $500 per la soluzione.

La “stranamente piccola tassa”, come dichiarato nel documentario, è presentata come sospetta, ma sembra più un tentativo di costruire una narrazione più ampia senza prove sufficienti a sostegno.