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**"Chi è Satoshi Nakamoto? Riflessioni su Nick Szabo e la NSA nel mistero delle criptovalute"**

**"Chi è Satoshi Nakamoto? Riflessioni su Nick Szabo e la NSA nel mistero delle criptovalute"**

Giorno: 08 ottobre 2024 | Ora: 17:42

Il Mistero di Satoshi Nakamoto: Riflessioni su Szabo e NSA

Il dibattito sull'identità del creatore di Bitcoin, Satoshi Nakamoto, è tornato alla ribalta grazie all'imminente uscita di un documentario di HBO. Un nuovo report di 10x Research riesamina due teorie principali: una che coinvolge il crittografo Nick Szabo e l'altra che suggerisce il coinvolgimento della National Security Agency (NSA) degli Stati Uniti.

Il Ritorno del Dibattito

Con l'uscita del documentario di HBO, l'interesse per l'origine della prima criptovaluta al mondo è rinato. Il report di 10x Research esplora due teorie che hanno attirato l'attenzione: quella che indica Nick Szabo come possibile creatore e quella che suggerisce un possibile coinvolgimento della NSA. Entrambe le teorie fanno parte di un dibattito più ampio che ha catturato l'attenzione dei media e degli appassionati di criptovalute.

Szabo: L'Uomo Dietro i Contratti Intelligenti

Nick Szabo è una figura prominente nella storia delle criptovalute, noto per lo sviluppo dei “contratti intelligenti” negli anni '90 e per la proposta di “Bit Gold”, un precursore di Bitcoin (BTC). Il report di 10x Research evidenzia l'influenza di Szabo, sottolineando come il suo concetto decentralizzato di Bit Gold si allinei strettamente con l'architettura di base di Bitcoin.

Bit Gold ha introdotto enigmi crittografici, timestamp e metodi di verifica pubblica, elementi che sono stati successivamente incorporati in BTC, il quale sta diventando sempre più simile all'oro. Nonostante Szabo neghi di avere un coinvolgimento con Bitcoin, il report sottolinea somiglianze nello stile di scrittura e nella filosofia tra i post del blog di Szabo e il white paper di Nakamoto del 2008 su Bitcoin.

NSA: L'Alias Segreto di Nakamoto?

Il report esplora anche la possibilità che la NSA abbia avuto un ruolo nella creazione di Bitcoin, citando l'expertise dell'agenzia in crittografia e ricerca correlata. Un documento di ricerca della NSA del 1996, intitolato “How to Make a Mint: The Cryptography of Anonymous Electronic Cash”, delinea il quadro di base per quello che alla fine divenne BTC.

Il 5 marzo 2001, il crittografo Glenn Lilly ha depositato il brevetto “Device for and method of one-way cryptographic hashing” mentre lavorava per la NSA. Il titolare del brevetto è elencato come “Gli Stati Uniti d'America rappresentati dalla National Security Agency”, il che significa che il brevetto è detenuto dal governo degli Stati Uniti, in particolare dalla NSA.

Secondo il report di 10x Research, la tecnologia brevettata era “l'algoritmo di hashing sicuro ampiamente utilizzato (SHA-256)”, un algoritmo usato “nella funzione di hashing e nell'algoritmo di mining per il protocollo Bitcoin”. È importante notare che la NSA ha reso il brevetto senza royalty, come confermato da Datatracker.

Rivelazioni HBO o Szabo-tage?

Nonostante la ricerca approfondita, non esistono prove definitive che colleghino la NSA o Szabo (o qualsiasi altra entità) direttamente alla creazione di BTC, e il report di 10x Research lascia ancora molte domande senza risposta. Cointelegraph ha parlato con Markus Thielen, il fondatore di 10x Research, che ha spiegato che “il vero Satoshi potrebbe dover fare una dichiarazione pubblica, specialmente se decide di vendere i Bitcoin che detiene”.

“Molti probabilmente assumeranno che le scoperte di HBO siano vere, anche se la persona dietro Satoshi potrebbe evitare di confermare ciò per quanto più a lungo possibile”, ha aggiunto. Thielen ha affermato che la sua azienda crede che il documentario di HBO “probabilmente non riuscirà” a provare l'identità di Nakamoto, lasciando il compito al “vero Satoshi” di farsi avanti e fornire prove conclusive.

Un finto Satoshi, Craig Wright, è stato recentemente scoperto non essere il genio dietro BTC e invece è stato giudicato colpevole di spergiuro da un giudice della High Court del Regno Unito il 16 luglio.